chieti,07-06-2015
Dopo decenni di successo le politiche sociali si sono trovate, negli ultimi anni, ad affrontare una serie di problemi di ordine sia economico che politico, con i quali i modelli esistenti devono fare i conti. L’analisi di questi problemi risulta molto complessa, poiché molteplici ed eterogenei sono i fattori che incidono sulla struttura delle politiche sociali: riguardano trasformazioni delle basi sociali, delle basi economiche e di quelle politiche. Nonostante la natura complessa e dinamica di questi problemi, possiamo identificare la modificazione della struttura sociodemografica della popolazione come il fenomeno che più ha prodotto dei sostanziali cambiamenti nel sistema di welfare. “Negli anni d’oro del welfare state, la popolazione dei paesi occidentali era in media relativamente giovane e fertile, di conseguenza veniva garantito un equilibrio tra le generazioni e una capacità degli individui e delle famiglie di rispondere in modo relativamente o completamente autonomo ad una serie di problemi, come la cura dei malati e l’accudimento dei minori
Oggi, l’aumento della popolazione anziana, la diminuzione dei tassi di natalità e l’allungamento della speranza di vita incidono enormemente sulla struttura sociodemografica, producendo un disequilibrio nei rapporti intergenerazionali e un innalzamento del tasso di dipendenza, cioè del rapporto tra popolazione bisognosa di assistenza e popolazione totale . Questi stessi fattori nel corso degli anni hanno generato due effetti di ordine economico e sociale:
un aumento della spesa sociale (dovuto ad una crescita delle uscite per pensioni, sanità e assistenza);
un indebolimento delle funzioni di cura e di assistenza delle famiglie che, nel momento in cui riducono il numero dei componenti, diventano più instabili.