residenza per anziani …elioterapia

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secondo noi  un buon modo per salvaguardare la salute dei nostri anziani è una buona dose di sole,fortunatamente villa cassiopea è dotata di un giardino ampio a disposizione degli ospiti…per questo motivo (tempo permettendo) cerchiamo sempre di portare i nostri ospiti all’aperto

Il maggiore effetto benefico della terapia del sole è rappresentato dall’effetto antirachitico. Le radiazioni ultraviolette contenute nello spettro solare stimolano, infatti, la trasformazione della provitamina D in vitamina D, indispensabile nel prevenire e guarire il rachitismo Ancora gli ultravioletti stimolano la formazione di insulina, mettendo in azione il pancreas endocrino, concorrendo in questo modo a far calare il valore del glucosio nel sangue. Questo dimostra quanto possa essere vantaggiosa l’elioterapia nei pazienti colpiti da diabete i quali possono così diminuire la quantità di insulina occorrente per mantenere il loro equilibrio. Ciò ha valore per tutti i diabetici, salvo che per le forme gravi giovanili, poiché in questi casi la stimolazione del pancreas endocrino può risultare sfavorevole per la malattia stessa.

villa cassiopea residenza assistenziale per anziani

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Ma come stabilire esattamente il livello di autosufficienza di un anziano da inserire in una casa di riposo

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Spiegare il concetto di autosufficienza risulta molto complesso poiché i criteri di definizione utilizzati dalle singole regioni, in assenza di indirizzi legislativi unitari a livello nazionale, sono molto eterogenei. solitamente i parametri utilizzati per individuare una persona autosufficiente vengono determinati dall’UVG attraverso l’utilizzo della scala BINA (Breve Indice di Non Autosufficienza) . Essere autosufficiente (o parzialmente) è dunque, condizione necessaria per essere accolti in queste strutture assistenziali, ma cosa succede se le condizioni dell’ospite non sono più compatibili con le caratteristiche proprie della struttura? Nei casi di variazione o perdita dell’autosufficienza viene attivato immediatamente il Medico di base della struttura, secondo le modalità previste dalle Linee Guida e, laddove venga accertata la non compatibilità dell’anziano, “verrà assegnato alla struttura un termine idoneo al trasferimento dell’ospite”.

l’evoluzione dell’ospizio……villa cassiopea un impresa da promuovere a livello culturale

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Le significative trasformazioni demografiche e i cambiamenti delle politiche socio assistenziali nel rispondere alla nuova domanda di cura della popolazione anziana, comportano inevitabilmente degli effetti sulla sfera economico sociale e sulle scelte di natura istituzionale. La riflessione sul tema delle Case Famiglia per anziani (villa cassiopea)  è scaturita proprio dall’analisi dei più significativi fattori politici, finanziari ed organizzativi che hanno accompagnato il processo di espansione del tradizionale sistema di cura e lo sviluppo di servizi alternativi. Il forte periodo di crisi delle politiche assistenziali infatti, non ha avuto come esito la riduzione dei servizi esistenti, bensì la promozione di un sistema di offerta privato in grado di rispondere ai bisogni emergenti senza gravare sulle spese delle amministrazioni pubbliche e dando vita a servizi sempre più diversificati e personalizzati. Di fatto, se la popolazione cresce, crescono anche i bisogni e i modelli di welfare devono necessariamente evolversi, non solo attraverso strategie di intervento che potenzino i servizi esistenti, ma anche favorendo nuove forme di assistenza e, le Case Famiglia ne sono un esempio concreto. Per conoscere a fondo la realtà storica e sociale entro la quale si collocano le Case Famiglia, si è posta l’attenzione sui comportamenti che hanno caratterizzato la scelta di molte famiglie di affidare il proprio parente anziano ad una struttura residenziale di questo tipo. Sicuramente la gran parte delle richieste si orienta, ancora oggi, verso soluzioni residenziali classiche (casa protetta, RSA, ecc.) soprattutto se si tratta di anziani non autosufficienti, ma con il nascere delle Case Famiglia, le scelte vengono dirottate su soluzioni nuove, capaci di fornire un sostegno concreto e rivolte ad anziani con un’età elevata, ma che conservano un sufficiente livello di autonomia. In quest’ottica si è visto come, soprattutto in alcune città, si sia posta l’ attenzione sulla necessità di sostenere l’avvio di queste azioni sperimentali e di attivare iniziative volte ad una maggiore conoscenza del funzionamento di una Casa Famiglia nonché alla sensibilizzazione dell’anziano verso le opportunità presenti sul territorio.

lo Scopo di “villa Cassiopea”  e delle sue  Linee Guida è tutelare gli anziani e le famiglie che intendono avvalersi di tali servizi, valorizzare e promuovere la diversificazione dell’offerta assistenziale e fornire ai soggetti interessati un utile strumento per il corretto esercizio dell’attività di controllo. Una disciplina che per alcuni aspetti colma il vuoto legislativo presente a livello nazionale e “rimedia” alla carenza di informazioni in materia.

il principale obbiettivo è quello di promuovere culturalmente questa tipologia di case di riposo quali “case famiglia,comunità alloggio,gruppi appartamento,” per  sostenere i diritti e il benessere psicofisico delle persone anziane che molto spesso rifiutano l’ospizio .

Jogging: correre rispettando il cuore

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News dalla Cooperativa Maria Regina

11-anziani joggingIl particolare tipo di corsa chiamato jogging (dall’inglese to jog, “procedere a balzi”) è molto diffuso, anche in Italia, come esercizio aerobico, salutare per cuore e polmoni e praticabile da chiunque goda di buona salute. Esso rappresenta una via di mezzo tra il passeggio e la corsa e si differenzia da quest’ultima per il fatto che la velocità è tipicamente inferiore ai 10 Km orari.

Come tutti gli esercizi aerobici, il jogging è l’ideale per migliorare l’apparato circolatorio, la densità minerale ossea (importante per l’osteoporosi) e la resistenza fisica.

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La vita sedentaria apre la porta alla disabilità

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anzianiE’ il risultato di un nuovo studio che punta il dito contro l’abitudine di stare seduti per troppo tempo. Durante la terza età, infatti, secondo questa ricerca apparsa sulle pagine del “Journal of Physical activity & health”, è fondamentale garantirsi i livelli raccomandati di attività fisica (e dunque ridurre il più possibile le ore che si trascorrono seduti) come unica precauzione per ridurre il rischio di sviluppare una disabilità. Dopo i 60 anni, ogni ora passata seduti comodamente aumenta il rischio di non riuscire più a portare a termine autonomamente compiti semplici come mangiare, vestirsi o prendersi cura della propria igiene personale, del 46%.

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Johanna Quaas, la ginnasta di 88 anni

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News dalla Cooperativa Maria Regina

johanna-quaasJohanna Quaas rappresenta un esempio che sfata completamente le teorie e i preconcetti sulla terza età. Atleta tedesca di ginnastica artistica, diventata famosa per le sue performance artistiche nonostante la sua età, Johanna ha 88 anni ma alle parallele esegue volteggi che non hanno nulla da invidiare a quelli eseguiti dalle colleghe che potrebbero essere sue pronipoti.

Nata in Germania nel 1925, sin da giovanissima si dedica allo sport e alla ginnastica. Pratica atletica tutti i giorni e riesce a sviluppare una notevole resistenza. Entra a far parte della squadra femminile di pallamano che nel 1954 vince il campionato nazionale della Germania dell’Est. In seguito diventa insegnante in un liceo e allenatrice presso l’Università M.L.King.

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La webserie che aiuta gli anziani a navigare: “Ti connetto i nonni”

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News dalla Cooperativa Maria Regina

imageQuante volte abbiamo perso la pazienza per spiegare ai nostri genitori o ai nostri nonni come aprire una pagina web o come fare una ricerca su Internet?

Spesso il binomio anziani e tecnologia risulta quasi impossibile: contro questo luogo comune arriva la web serie “Ti connetto i nonni”. Se è vero che spesso le generazioni precedenti a quella odierna faticano, e non poco, a integrarsi nell’era digitale, questa webserie si prefigge l’intelligente obiettivo di insegnare ai meno giovani come navigare su Internet.

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In arrivo la prima generazione di anziani digitali

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anziani_e_internetTra qualche anno, gli anziani, non avranno più problemi a rapportarsi con le moderne tecnologie. Lo dice una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano che, in un report, ha spiegato come gli anziani di domani, sono gli ultracinquantenni di oggi che navigano sui social network, usano uno smartphone e fanno acquisti sul web.

Per questo i potenti della tecnologia stanno spostando su di loro la propria attenzione, perché gli anziani di domani saranno sempre più digitalizzati e, già adesso, utilizzano quello che il mercato Hi-Tech mette a loro disposizione, per controllare parte delle proprie vite, anche attraverso le app. 

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