L’arte di camminare: il “walking”

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News dalla Cooperativa Maria Regina

Old-couple-walking-outdoors-on-path-near-tree1Il walking, termine inglese che indica il perfezionamento del camminare, è uno sport che, per i suoi benefici, si addice soprattutto agli overAnta. Infatti migliora l’umore e ristabilisce i valori della pressione sanguigna e del colesterolo permettendo di tenersi in forma camminando all’aria aperta, divertendosi e trascorrendo qualche ora in compagnia degli amici e, perché no, degli atletici nipoti.

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L’uso di Internet fa bene al nostro cervello

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anzianiinternetA dispetto di chi sostiene che l’uso di internet abbia effetti negativi, rendendoci introversi e più superficiali, un’equipe di ricercatori brasiliani ha scoperto invece che le tecnologie digitali hanno benefici sulla memoria e sulle capacità cognitive.

Gli scienziati della Universidade do Sul de Santa Caterina sostengono  infatti che usare internet potrebbe aiutare a ridurre il declino cognitivo tra le persone di età compresa tra 50 e 89 anni.

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La solitudine danneggia gravemente la salute

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anzianiAncora più delle ristrettezze economiche o dell’obesità, nel corso della terza età è la solitudine a danneggiare maggiormente la salute. Durante il congresso annuale dell’American Association for the Advancement of Science è stato lo psicologo John Cacioppo a porre l’attenzione sull’argomento. Presentando i risultati delle ricerche condotte insieme ai suoi colleghi all’Università di Chicago, Cacioppo ha spiegato come il senso di abbandono e isolamento fa aumentare del 14% il rischio di morire prematuramente, un impatto quasi doppio rispetto a quello provocato dalle difficoltà finanziare o da altre problematiche, come ad esempio l’obesità, che fanno aumentare tale rischio del 19%.

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Il linguaggio dell’Invecchiamento

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ABITARESOCIALE

Il linguaggio, quando ci riferiamo alla persona anziana, è una cosa fondamentale.

Vecchio, anziano, senior, longevo, vegliardo, veterano, andato, avvizzito, demente, datato: sono tutti termini che, riferiti ad una persona che ha superato una certa età, ne rilevano gli aspetti di decadenza e di tramonto soprattutto se correlati all’ efficienza fisica e psichica. “Anziano decrepito“ sarebbe il massimo dell’espressione negativa e, pregiudiziale riferito a persone non più giovani d’età. Anche identificare la persona che invecchia come “persona in là con gli anni”, rivela una percezione del tempo e una visione riferita all’individuo troppo correlata  ad un tempo di poco valore e significato: un tramonto inesorabile che non vedrà altre mattine con alba né soli che illuminano e danno calore e vita.

ageismoSiamo nella sfera degli stereotipi e delle stigmatizzazioni, immersi in una tendenza a disprezzare la persona anziana e creare disvalore quando ci si riferisce a questa fascia di popolazione…

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La webserie che aiuta gli anziani a navigare: “Ti connetto i nonni”

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News dalla Cooperativa Maria Regina

imageQuante volte abbiamo perso la pazienza per spiegare ai nostri genitori o ai nostri nonni come aprire una pagina web o come fare una ricerca su Internet?

Spesso il binomio anziani e tecnologia risulta quasi impossibile: contro questo luogo comune arriva la web serie “Ti connetto i nonni”. Se è vero che spesso le generazioni precedenti a quella odierna faticano, e non poco, a integrarsi nell’era digitale, questa webserie si prefigge l’intelligente obiettivo di insegnare ai meno giovani come navigare su Internet.

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In arrivo la prima generazione di anziani digitali

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anziani_e_internetTra qualche anno, gli anziani, non avranno più problemi a rapportarsi con le moderne tecnologie. Lo dice una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano che, in un report, ha spiegato come gli anziani di domani, sono gli ultracinquantenni di oggi che navigano sui social network, usano uno smartphone e fanno acquisti sul web.

Per questo i potenti della tecnologia stanno spostando su di loro la propria attenzione, perché gli anziani di domani saranno sempre più digitalizzati e, già adesso, utilizzano quello che il mercato Hi-Tech mette a loro disposizione, per controllare parte delle proprie vite, anche attraverso le app. 

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Senior, case e generazioni

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ABITARESOCIALE

Durante le mie indagini sulle attività e gli stili di vita dei senior, quando mi ritrovo a domandare al cinquantenne o sessantenne di turno “cosa farà da grande”, non riesco mai ad evitare l’argomento “casa”. E’ un “tema sensibile”, capace di suscitare emozioni, fantasie e timori. E’ un argomento assolutamente intrecciato con le riflessioni degli intervistati sui propri progetti di vita, su quelli del proprio partner, sul destino dei figli e persino sul valore dell’autonomia e della libertà di movimento. Non appena ad un senior ancora autonomo parli del dove abiterà negli anni a venire gli si drizzano le orecchie, perché sa che sta parlando di uno dei terreni fondamentali su cui si giocherà la qualità della sua vita futura.

I senior non vogliono immaginare il loro futuro né con badanti né in case di riposo. E anche immaginarsi la solitudine della propria casa mette paura. Sono tantissimi i 50-60-70enni…

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