Il fitness può aiutare la mente, il corpo e la qualità della vita nelle persone colpite da Alzheimer, se ancora ai primi stadi. A confermarlo sono due studi presentati la settimana scorsa all`Alzheimer`s Association International Conference on Alzheimer`s Disease di Chicago.
I due studi confermano l’esigenza di una maggiore consapevolezza ed educazione circa l’importanza di un sano stile di vita per il mantenimento di una buona funzionalità cerebrale anche con l’avanzare dell’età. Nel primo studio del University of Kansas Medical Center si dimostra, con l’ausilio di neuroimmagini, la connessione tra l’esercizio fisico e i cambiamenti del cervello determinati dall’Alzheimer nell’ippocampo, un’importante area cerebrale per la memoria e l’orientamento spaziale. L’ippocampo, infatti, è una delle prime regioni del cervello a soffrire dei danni prodotti dall’Alzheimer. “Abbiamo constatato – sottolinea Robyn Honea, uno degli autori dello studio – che l’attività fisica è legata al mantenimento del volume cerebrale in aree affette dalla…
I due studi confermano l’esigenza di una maggiore consapevolezza ed educazione circa l’importanza di un sano stile di vita per il mantenimento di una buona funzionalità cerebrale anche con l’avanzare dell’età. Nel primo studio del University of Kansas Medical Center si dimostra, con l’ausilio di neuroimmagini, la connessione tra l’esercizio fisico e i cambiamenti del cervello determinati dall’Alzheimer nell’ippocampo, un’importante area cerebrale per la memoria e l’orientamento spaziale. L’ippocampo, infatti, è una delle prime regioni del cervello a soffrire dei danni prodotti dall’Alzheimer. “Abbiamo constatato – sottolinea Robyn Honea, uno degli autori dello studio – che l’attività fisica è legata al mantenimento del volume cerebrale in aree affette dalla…
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