casa di riposo per anziani

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la nostra struttura è rivolta a persone parzialmente autosufficienti che richiedono assistenza continua a bassa intensità. è situata in zona extra urbana in via sacco 51 pescara

la struttura ha come compito principale quello di preservare la qualità della vita di ogni singolo ospite analizzando nel dettaglio le caratteristiche di ogni singola persona

il personale è composto sostanzialmente da operatori socio sanitari rigorosamente selezionati..che operano 24 ore su 24 offrendo assistenza continua. info&contatti 3384279827

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assistenza anziani in depressione

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la depressione negli anziani è un problema ormai noto andiamo ad analizzare i motivi della depressione nell’anzianità,

1 cause biologiche 

Il cervello anziano subisce cambiamenti biochimici e strutturali. Per quanto attiene ai fattori biologici la predisposizione genetica sembra assumere nell’anziano un ruolo meno significativo. Fattori di vulnerabilità più importanti sono quelli associati ad aspetti neurochimici specifici del processo dell’invecchiamento, quali una riduzione della disponibilità dei neurotrasmettitori a livello sinaptico (acetilcolina, dopamina, noradrenalina, serotonina), una modificazione della sensibilità recettoriale ed un incremento degli enzimi deputati al metabolismo dei neurotrasmettitori stessi. Anche le modificazioni del Sistema Nervoso Centrale, sia macro che microscopiche, proprie della senescenza e soprattutto la presenza di processi organici degenerativi o di lesioni (es: ictus, Malattia di Parkinson, Demenze) costituiscono un importante fattore di rischio per lo sviluppo di un quadro depressivo

2 cause psicosociali

molto spesso nell’età evoluta si è soggetti particolarmente a delle continue perdite simultanee come la memoria ,l’autonomia fisica,il ruolo sociale e lavorativo,e la stima di se stessi

i fattori che possono indurre ad una depressione sono il sesso femminile,un precedente episodio di depressione e una storia familiare di depressione,il lutto da vedovanza,la solitudine,e le malattie fisiche invalidanti

solitamente negli anziani non si diagnostica la depressione perchè la si confonde  con la vecchiaia e quindi i sintomi vengono confusi con altre patologie o con  l’umore triste

si può guarire dalla depressione con una cura farmaceutica poichè alcuni farmaci ristabiliscono quelle sostanze mancanti nell’ cervello che sono causa di un umore negativo e quindi un trattamento farmaceutico adeguato è una possibilità al superamento della malattia

anche la psicoterapia è un modello di cura per la depressione ,nelle case di riposo sarebbe meglio optare per azioni di gruppo in modo tale che il paziente possa condividere le sue sensazioni con gli altri e possa farsi forza l’uno con l’altro ,per questo motivo è sempre consigliabile scegliere delle strutture come case famiglia o comunità alloggio e non strutture a carattere ospedaliero dove mancano affetto,comodità,assistenza,e la buona compagnia

residenza per anziani …elioterapia

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secondo noi  un buon modo per salvaguardare la salute dei nostri anziani è una buona dose di sole,fortunatamente villa cassiopea è dotata di un giardino ampio a disposizione degli ospiti…per questo motivo (tempo permettendo) cerchiamo sempre di portare i nostri ospiti all’aperto

Il maggiore effetto benefico della terapia del sole è rappresentato dall’effetto antirachitico. Le radiazioni ultraviolette contenute nello spettro solare stimolano, infatti, la trasformazione della provitamina D in vitamina D, indispensabile nel prevenire e guarire il rachitismo Ancora gli ultravioletti stimolano la formazione di insulina, mettendo in azione il pancreas endocrino, concorrendo in questo modo a far calare il valore del glucosio nel sangue. Questo dimostra quanto possa essere vantaggiosa l’elioterapia nei pazienti colpiti da diabete i quali possono così diminuire la quantità di insulina occorrente per mantenere il loro equilibrio. Ciò ha valore per tutti i diabetici, salvo che per le forme gravi giovanili, poiché in questi casi la stimolazione del pancreas endocrino può risultare sfavorevole per la malattia stessa.

villa cassiopea residenza assistenziale per anziani

via cerreto 148 francavilla al mare 3384279827 opportunity46@outlook.comWP_20150908_15_25_31_Pro

casa di riposo “villa cassiopea” attivazione dell’ADI in casi particolari tramite il medico di base

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A discrezione del gestore possono essere garantiti servizi aggiuntivi di assistenza domiciliare organizzati dalle AUSL e attivati dal medico di base.(riferimento alla legge 328/2000)

DISPOSIZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI PARTICOLARI INTERVENTI DI INTEGRAZIONE E SOSTEGNO SOCIALE

Art. 15. (328/2000) Sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti

1. Ferme restando le competenze del Servizio sanitario nazionale in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, per le patologie acute e croniche, particolarmente per i soggetti non autosufficienti, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche sociali il Ministro per la solidarietà sociale, con proprio decreto, emanato di concerto con i Ministri della sanità e per le pari opportunità, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, determina annualmente la quota da riservare ai servizi a favore delle persone anziane non autosufficienti, per favorirne l’autonomia e sostenere il nucleo familiare nell’assistenza domiciliare alle persone anziane che ne fanno richiesta.

l’evoluzione dell’ospizio……villa cassiopea un impresa da promuovere a livello culturale

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Le significative trasformazioni demografiche e i cambiamenti delle politiche socio assistenziali nel rispondere alla nuova domanda di cura della popolazione anziana, comportano inevitabilmente degli effetti sulla sfera economico sociale e sulle scelte di natura istituzionale. La riflessione sul tema delle Case Famiglia per anziani (villa cassiopea)  è scaturita proprio dall’analisi dei più significativi fattori politici, finanziari ed organizzativi che hanno accompagnato il processo di espansione del tradizionale sistema di cura e lo sviluppo di servizi alternativi. Il forte periodo di crisi delle politiche assistenziali infatti, non ha avuto come esito la riduzione dei servizi esistenti, bensì la promozione di un sistema di offerta privato in grado di rispondere ai bisogni emergenti senza gravare sulle spese delle amministrazioni pubbliche e dando vita a servizi sempre più diversificati e personalizzati. Di fatto, se la popolazione cresce, crescono anche i bisogni e i modelli di welfare devono necessariamente evolversi, non solo attraverso strategie di intervento che potenzino i servizi esistenti, ma anche favorendo nuove forme di assistenza e, le Case Famiglia ne sono un esempio concreto. Per conoscere a fondo la realtà storica e sociale entro la quale si collocano le Case Famiglia, si è posta l’attenzione sui comportamenti che hanno caratterizzato la scelta di molte famiglie di affidare il proprio parente anziano ad una struttura residenziale di questo tipo. Sicuramente la gran parte delle richieste si orienta, ancora oggi, verso soluzioni residenziali classiche (casa protetta, RSA, ecc.) soprattutto se si tratta di anziani non autosufficienti, ma con il nascere delle Case Famiglia, le scelte vengono dirottate su soluzioni nuove, capaci di fornire un sostegno concreto e rivolte ad anziani con un’età elevata, ma che conservano un sufficiente livello di autonomia. In quest’ottica si è visto come, soprattutto in alcune città, si sia posta l’ attenzione sulla necessità di sostenere l’avvio di queste azioni sperimentali e di attivare iniziative volte ad una maggiore conoscenza del funzionamento di una Casa Famiglia nonché alla sensibilizzazione dell’anziano verso le opportunità presenti sul territorio.

lo Scopo di “villa Cassiopea”  e delle sue  Linee Guida è tutelare gli anziani e le famiglie che intendono avvalersi di tali servizi, valorizzare e promuovere la diversificazione dell’offerta assistenziale e fornire ai soggetti interessati un utile strumento per il corretto esercizio dell’attività di controllo. Una disciplina che per alcuni aspetti colma il vuoto legislativo presente a livello nazionale e “rimedia” alla carenza di informazioni in materia.

il principale obbiettivo è quello di promuovere culturalmente questa tipologia di case di riposo quali “case famiglia,comunità alloggio,gruppi appartamento,” per  sostenere i diritti e il benessere psicofisico delle persone anziane che molto spesso rifiutano l’ospizio .

Quando si è vecchi?

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ABITARESOCIALE

Esiste una parametro oggettivo per indicare quando una persona o una fascia di popolazione può essere considerata vecchia?

 Il concetto di vecchiaia è apparentemente universalmente riconosciuto ma  studiosi, epidemiologi, economisti e politici difficilmente convergono su parametri obiettivi.  L’individuazione di una soglia della vecchiaia, intesa in termini demografici e sociologici, non è di secondaria importanza al momento di pianificare strategicamente interventi di politica economica, sanitaria e sociale.  Disporre di un numero di anziani più o meno numeroso in una popolazione , infatti, condiziona le scelte economiche e sociali in termini di servizi.

In questo momento storico,  il limite riconosciuto a partire dal quale si considera raggiunta l’età anziana è rappresentato dai 65 anni ma in futuro questo limite è destinato a essere modificato e In alcuni casi, in cui vengono utilizzati degli approcci differenti da quelli tradizionali, questo limite è già stato messo in discussione. Alcuni studiosi propongono altre forme di misurazioni per la vecchiaia e l’invecchiamento, rispetto a…

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La vita sedentaria apre la porta alla disabilità

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anzianiE’ il risultato di un nuovo studio che punta il dito contro l’abitudine di stare seduti per troppo tempo. Durante la terza età, infatti, secondo questa ricerca apparsa sulle pagine del “Journal of Physical activity & health”, è fondamentale garantirsi i livelli raccomandati di attività fisica (e dunque ridurre il più possibile le ore che si trascorrono seduti) come unica precauzione per ridurre il rischio di sviluppare una disabilità. Dopo i 60 anni, ogni ora passata seduti comodamente aumenta il rischio di non riuscire più a portare a termine autonomamente compiti semplici come mangiare, vestirsi o prendersi cura della propria igiene personale, del 46%.

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