chieti 07-04-2015 case di riposo denominate case famiglia o comunità alloggio per anziani..
Scegliere una soluzione di questo tipo dipende da alcuni fattori in grado di modificarne l’adozione o meno da parte delle famiglie: risorse a disposizione dell’anziano, risorse a disposizione della rete familiare, presenza del coniuge dell’anziano, cultura solidaristica della famiglia, condizioni di salute dell’anziano. La Casa Famiglia è una struttura destinata all’accoglienza di anziani autosufficienti, essa viene definita una “comunità di tipo familiare con sede nelle civili abitazioni” . Le prime Case Famiglia per anziani risalgono a circa quindici anni fa quando in alcune zone del Nord d’Italia nascono le prime sperimentazioni, sviluppandosi successivamente su tutto il territorio nazionale. Trattandosi di servizi di recente costituzione, non esiste a livello nazionale una mappatura generale sulla diffusione di queste strutture in termini di dati quantitativi. Nonostante la scarsità dei dati a disposizione, in molte realtà del nostro territorio, il lavoro privato di queste strutture sta rappresentando un’importante risposta ai bisogni di cura degli anziani. La Casa Famiglia sembra essere peraltro, la soluzione ottimale e meno traumatica psicologicamente per alleviare il distacco dell’anziano dai propri parenti, in quanto al suo interno viene ricostruito un ambiente il più possibile familiare . Considerata dalle famiglie come una misura alternativa alla istituzionalizzazione dell’anziano o come una “struttura provvisoria” in attesa di trovare una soluzione all’interno della rete istituzionale. Nella maggior parte dei casi, però la Casa Famiglia rappresenta una valida soluzione alle difficoltà dei familiari, soprattutto dei figli, nel conciliare il tempo necessario ad assistere l’anziano con il tempo di cura dedicato al proprio nucleo familiare e i tempi di lavoro.