Cocaina ed invecchiamento cerebrale

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Avatar di HarDoctorHarDoctor News, il Blog di Carlo Cottone

La sostanza produce una riduzione del volume di certe aree. Chi fa uso di cocaina è a maggior rischio d’invecchiamento cerebrale rispetto a chi non la utilizza. Giunge dall’Università di Cambridge questa affermazione in cui si conferma che un utilizzo cronico della sostanza produca un più veloce decadimento delle funzioni cerebrali.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Molecular Psychiatry e descrivono le evidenze riguardo 120 soggetti di pari età, di sesso omologo e con un Qi verbale identico. Circa il 50% della popolazione in studio presentava una dipendenza dalla sostanza, l’altro 50% no.
Attraverso tecniche di neuro-imaging sono stati misurati i volumi cerebrali dei volontari e si è visto che il volume della sostanza grigia correlato all’età era minore nei cocainomani rispetto agli altri; in altre parole i consumatori di cocaina perdevano il doppio del volume in un anno in confronti a chi uso non ne faceva…

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Lifepath: c’erano una volta i poveri ma belli

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Avatar di Yellow KidSCARTA

Una scena di Brutti, sporchi e cattivi Una scena di Brutti, sporchi e cattivi

Poveri ma belli fino ai 20 anni. Poi, inesorabilmente, si diventa brutti, sporchi e cattivi, oltre che vecchi. Più vecchi di quanto si dovrebbe. Effetto di quella che è conosciuta come metilazione, un particolare tipo di modifica del Dna che funge da orologio biologico per tutti noi. Esasperato dalle condizioni socioeconomiche dell’individuo. Un assunto la cui dimostrazione su base scientifica è l’obiettivo del progetto Lifepath, finanziato con sei milioni di euro dalla UE per una durata quadriennale con il coinvolgimento di dieci paesi tra Europa, Stati Uniti e Australia, come riporta scienzainrete.it.

Sarà la fine del luogo comune del “basta la salute” inteso come “contentati e non rompere”? Silvia Stringhini, ricercatrice a Losanna, identifica due problematiche da affrontare: identificare i cambiamenti biologici  influenzati dal mutare delle condizioni socioeconomiche e capire poi se c’è un effetto diretto sulla biologia, cioè sulla salute…

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Nonni che si comportano come genitori dei propri nipoti? Un errore da evitare

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Avatar di coopmariareginaNews dalla Cooperativa Maria Regina

nonni-nipotiInvecchiare non vuol dire necessariamente avviarsi verso il declino fisico e psicologico, anzi, il mondo contemporaneo oggi offre molte possibilità di vivere esperienze positive, anche durante la terza età, prima fra tutte il nuovo ruolo di nonni. Non è un caso se sono in molti ad affermare che la vita inizi a sessant’anni.

Molti anziani, però, spesso cadono in un errore che bisognerebbe non commettere: si comportano con i propri nipoti come se fossero i propri figli. Questo, alla lunga, e, di conseguenza, fa nascere tensioni con i figli, che si vedono destituiti dal loro ruolo di genitori.

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