SCOPERTE – La capacità di alcune persone cieche, che sono in grado di sfruttare gli echi per stabilire la posizione nello spazio di un oggetto che non emette alcun rumore, è molto simile all’ecolocalizzazione dei pipistrelli e dei delfini. Ed è estremamente complessa, spiega Daniel Rowan dell’Università di Southampton, che insieme ai colleghi Timos Papadopoulos, David Edwards e Robert Allen ha da poco pubblicato su Hearing Research uno studio che esplora proprio questa abilità.
Localizzare un oggetto ascoltando i suoi echi, senza muovere la testa, richiede un ottimo udito in grado di percepire le frequenze più alte da entrambe le orecchie, spiega Rowan. Una scoperta che risale ormai al 2013, un lavoro dello stesso team di ricerca che ha dimostrato come alcune persone (vedenti e non) siano in grado di ascoltare gli echi in questo modo. Ma ciò che ancora non era chiaro era l’importanza, in questo caso…
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