Per questo i morti scompaiono molto lentamente, e spesso la sera continuano a passeggiare per le vie e le case, anche se non hanno più voglia di lavorare né di fare conversazione. Al massimo portano in braccio i bambini che nasceranno, i più curiosi, che talvolta si sporgono a vedere cosa sarà di loro.
I fannulloni, Marco Lodoli, 1990
Il corpo disteso sulla lettiga dell’ambulanza è magro come un alberello in inverno. La vita si sta ritirando nel profondo, come la linfa abbandona i rami secchi lasciandosi dietro solo le macerie di un corpo alla fine dei suoi giorni. Sussulta solo grazie agli scossoni del mezzo, i pugni stretti, le braccia riunite sul petto, fin sotto la gola. Gli parlo, lo tocco, ma non ottengo alcuna risposta. Uno schermo invisibile è sceso da tempo tra lui e la realtà.
L’unica parte viva sono gli occhi. Immobili, tranquilli, sembrano…
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