Il linguaggio, quando ci riferiamo alla persona anziana, è una cosa fondamentale.
Vecchio, anziano, senior, longevo, vegliardo, veterano, andato, avvizzito, demente, datato: sono tutti termini che, riferiti ad una persona che ha superato una certa età, ne rilevano gli aspetti di decadenza e di tramonto soprattutto se correlati all’ efficienza fisica e psichica. “Anziano decrepito“ sarebbe il massimo dell’espressione negativa e, pregiudiziale riferito a persone non più giovani d’età. Anche identificare la persona che invecchia come “persona in là con gli anni”, rivela una percezione del tempo e una visione riferita all’individuo troppo correlata ad un tempo di poco valore e significato: un tramonto inesorabile che non vedrà altre mattine con alba né soli che illuminano e danno calore e vita.
Siamo nella sfera degli stereotipi e delle stigmatizzazioni, immersi in una tendenza a disprezzare la persona anziana e creare disvalore quando ci si riferisce a questa fascia di popolazione…