La pressione arteriosa negli anziani

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Girolamo Sirchia

Nelle persone anziane la terapia anti-ipertensiva deve essere prudente e la pressione arteriosa massima deve essere compresa tra 130 mm Hg e 150 mm Hg. Non è consigliabile un trattamento che faccia scendere la pressione sotto i 130 mm Hg, tanto più se si tratta di anziani fragili. Tutti i farmaci usati devono essere periodicamente rivisti e possibilmente ridotti.

Benetos A et al. Polypharmacy in the aging patient. Management of hypertension in octogenerians. JAMA 314,170-180, 2015)

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l’evoluzione dell’ospizio……villa cassiopea un impresa da promuovere a livello culturale

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Le significative trasformazioni demografiche e i cambiamenti delle politiche socio assistenziali nel rispondere alla nuova domanda di cura della popolazione anziana, comportano inevitabilmente degli effetti sulla sfera economico sociale e sulle scelte di natura istituzionale. La riflessione sul tema delle Case Famiglia per anziani (villa cassiopea)  è scaturita proprio dall’analisi dei più significativi fattori politici, finanziari ed organizzativi che hanno accompagnato il processo di espansione del tradizionale sistema di cura e lo sviluppo di servizi alternativi. Il forte periodo di crisi delle politiche assistenziali infatti, non ha avuto come esito la riduzione dei servizi esistenti, bensì la promozione di un sistema di offerta privato in grado di rispondere ai bisogni emergenti senza gravare sulle spese delle amministrazioni pubbliche e dando vita a servizi sempre più diversificati e personalizzati. Di fatto, se la popolazione cresce, crescono anche i bisogni e i modelli di welfare devono necessariamente evolversi, non solo attraverso strategie di intervento che potenzino i servizi esistenti, ma anche favorendo nuove forme di assistenza e, le Case Famiglia ne sono un esempio concreto. Per conoscere a fondo la realtà storica e sociale entro la quale si collocano le Case Famiglia, si è posta l’attenzione sui comportamenti che hanno caratterizzato la scelta di molte famiglie di affidare il proprio parente anziano ad una struttura residenziale di questo tipo. Sicuramente la gran parte delle richieste si orienta, ancora oggi, verso soluzioni residenziali classiche (casa protetta, RSA, ecc.) soprattutto se si tratta di anziani non autosufficienti, ma con il nascere delle Case Famiglia, le scelte vengono dirottate su soluzioni nuove, capaci di fornire un sostegno concreto e rivolte ad anziani con un’età elevata, ma che conservano un sufficiente livello di autonomia. In quest’ottica si è visto come, soprattutto in alcune città, si sia posta l’ attenzione sulla necessità di sostenere l’avvio di queste azioni sperimentali e di attivare iniziative volte ad una maggiore conoscenza del funzionamento di una Casa Famiglia nonché alla sensibilizzazione dell’anziano verso le opportunità presenti sul territorio.

lo Scopo di “villa Cassiopea”  e delle sue  Linee Guida è tutelare gli anziani e le famiglie che intendono avvalersi di tali servizi, valorizzare e promuovere la diversificazione dell’offerta assistenziale e fornire ai soggetti interessati un utile strumento per il corretto esercizio dell’attività di controllo. Una disciplina che per alcuni aspetti colma il vuoto legislativo presente a livello nazionale e “rimedia” alla carenza di informazioni in materia.

il principale obbiettivo è quello di promuovere culturalmente questa tipologia di case di riposo quali “case famiglia,comunità alloggio,gruppi appartamento,” per  sostenere i diritti e il benessere psicofisico delle persone anziane che molto spesso rifiutano l’ospizio .

Jogging: correre rispettando il cuore

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News dalla Cooperativa Maria Regina

11-anziani joggingIl particolare tipo di corsa chiamato jogging (dall’inglese to jog, “procedere a balzi”) è molto diffuso, anche in Italia, come esercizio aerobico, salutare per cuore e polmoni e praticabile da chiunque goda di buona salute. Esso rappresenta una via di mezzo tra il passeggio e la corsa e si differenzia da quest’ultima per il fatto che la velocità è tipicamente inferiore ai 10 Km orari.

Come tutti gli esercizi aerobici, il jogging è l’ideale per migliorare l’apparato circolatorio, la densità minerale ossea (importante per l’osteoporosi) e la resistenza fisica.

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Invecchiare pro-attivamente: intervista a Vittorio Antonelli

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PSICOLOGIA ALIMENTARE

DSCN2900Oggi desidero farvi conoscere Vittorio Antonelli, un simpatico amico conosciuto in palestra nei confronti del quale nutro una profonda stima. Lo considero un po’ un modello da imitare, un esempio emblematico di come l’età cronologica, spesso, non corrisponda allo stato di benessere psicofisico percepito.

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Quando si è vecchi?

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ABITARESOCIALE

Esiste una parametro oggettivo per indicare quando una persona o una fascia di popolazione può essere considerata vecchia?

 Il concetto di vecchiaia è apparentemente universalmente riconosciuto ma  studiosi, epidemiologi, economisti e politici difficilmente convergono su parametri obiettivi.  L’individuazione di una soglia della vecchiaia, intesa in termini demografici e sociologici, non è di secondaria importanza al momento di pianificare strategicamente interventi di politica economica, sanitaria e sociale.  Disporre di un numero di anziani più o meno numeroso in una popolazione , infatti, condiziona le scelte economiche e sociali in termini di servizi.

In questo momento storico,  il limite riconosciuto a partire dal quale si considera raggiunta l’età anziana è rappresentato dai 65 anni ma in futuro questo limite è destinato a essere modificato e In alcuni casi, in cui vengono utilizzati degli approcci differenti da quelli tradizionali, questo limite è già stato messo in discussione. Alcuni studiosi propongono altre forme di misurazioni per la vecchiaia e l’invecchiamento, rispetto a…

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La vita sedentaria apre la porta alla disabilità

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News dalla Cooperativa Maria Regina

anzianiE’ il risultato di un nuovo studio che punta il dito contro l’abitudine di stare seduti per troppo tempo. Durante la terza età, infatti, secondo questa ricerca apparsa sulle pagine del “Journal of Physical activity & health”, è fondamentale garantirsi i livelli raccomandati di attività fisica (e dunque ridurre il più possibile le ore che si trascorrono seduti) come unica precauzione per ridurre il rischio di sviluppare una disabilità. Dopo i 60 anni, ogni ora passata seduti comodamente aumenta il rischio di non riuscire più a portare a termine autonomamente compiti semplici come mangiare, vestirsi o prendersi cura della propria igiene personale, del 46%.

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Johanna Quaas, la ginnasta di 88 anni

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News dalla Cooperativa Maria Regina

johanna-quaasJohanna Quaas rappresenta un esempio che sfata completamente le teorie e i preconcetti sulla terza età. Atleta tedesca di ginnastica artistica, diventata famosa per le sue performance artistiche nonostante la sua età, Johanna ha 88 anni ma alle parallele esegue volteggi che non hanno nulla da invidiare a quelli eseguiti dalle colleghe che potrebbero essere sue pronipoti.

Nata in Germania nel 1925, sin da giovanissima si dedica allo sport e alla ginnastica. Pratica atletica tutti i giorni e riesce a sviluppare una notevole resistenza. Entra a far parte della squadra femminile di pallamano che nel 1954 vince il campionato nazionale della Germania dell’Est. In seguito diventa insegnante in un liceo e allenatrice presso l’Università M.L.King.

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