Nell’ultimo decennio, si è costituito un mercato sociale dei servizi alla persona alimentato, in misura sempre maggiore, da forme di lavoro sommerso di cura, che offrono alla popolazione scarse garanzie nella qualità dei servizi prestati e limitata protezione occupazionale ai prestatori di cura. Questa forma non regolata del lavoro di cura impedisce lo sviluppo e la sostenibilità di un più ampio impianto di protezione sociale, oltre ad esporre i soggetti coinvolti a forti livelli di vulnerabilità. Questo perché, il più delle volte, manca un vincolo formale nel raggiungimento degli accordi assunti solo verbalmente tra le parti, cui si associa indeterminatezza della durata dei rapporti di lavoro. Tutto ciò comporta evidenti ripercussioni sulla qualità dell’assistenza, che soffre di discontinuità temporale, scarsa competenza tecnica e limitate possibilità di connessione con le altre risorse di cura. Tra coloro che invece non ricevono sostegno da parte della rete pubblica dei servizi sociali o dalla rete di cure informali, stanno nascendo nuove forme di assistenza privata a pagamento (la retta è completamente a carico dell’utente) che hanno dato vita al recente mercato privato delle Case Famiglia,comunità alloggio,case di riposo, organizzate in forma di cooperative, srl, associazioni di volontariato o imprese individuali. Scegliere una soluzione di questo tipo dipende da alcuni fattori in grado di modificarne l’adozione o meno da parte delle famiglie: risorse a disposizione dell’anziano, risorse a disposizione della rete familiare, presenza del coniuge dell’anziano, cultura solidaristica della famiglia, condizioni di salute dell’anziano. sono strutture destinate all’accoglienza di anziani autosufficienti, esse vengono definite “comunità di tipo familiare con sede nelle civili abitazioni”
Archivi tag: lavoro di cura
Alzheimer: il cervello mangia un aminoacido, forse la causa?
StandardAlzheimer: se il cervello “mangia” in modo incontrollato un aminoacido chiamato
arginina si sviluppa la malattia. Uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience e condotto dalla Duke University School of Medicine (Duhram) mostra come la malattia – nei ratti – sembra dipendere dalla carenza dell’amminoacido arginina, che viene ‘divorato’ dal sistema immunitario. Diminuendo questo consumo esagerato si potrebbe forse curare la malattia, sempre che questo accada anche negli uomini, spiega l’autrice del lavoro, Carol Colton della Duke University School of Medicine. La scoperta è significativa soprattutto dal punto di vista della prevenzione: l’obiettivo, infatti, è prevenire l’insorgenza della malattia “aggiustando” il comportamento anomalo delle cellule immunitarie che genera la diminuzione di arginina. Sempre sugli animali, gli esperti hanno dimostrato che bloccando questo processo anomalo di “digestione” dell’arginina attraverso l’uso di un farmaco sperimentale (DFMO, una molecola oggi in fase di sperimentazione clinica per alcuni tumori), l’accumulo…
View original post 12 altre parole
Le benzodiazepine e il rischio della malattia di Alzheimer
StandardLa malattia di Alzheimer è una demenza degenerativa primaria caratterizzata da un andamento lentamente progressivo.
Prima di parlare di diagnosi sicura si parla di malattia di Alzheimer “probabile”, in quanto la certezza si ha solo dopo il decesso del paziente, in seguito ad una attenta osservazione delle particolari lesioni nella corteccia cerebrale.
Le cause di questa malattia sono tutt’ora ignote, almeno parzialmente; si è a conoscenza, infatti, di alcune componenti genetiche che possono influenzare maggiormente un soggetto, aumentando il rischio di contrarre tale malattia.
Il mese scorso, però, è stato tagliato un nuovo traguardo: la dottoressa Billioti de Gage e la sua equipe sono riusciti a stabilire una connessione tra l’uso prolungato di benzodiazepine e la possibilità di contrarre la demenza.
Lo studio ha evidenziato come un uso continuo di benzodiazepine è associato ad un aumentato rischio di malattia di Alzheimer. Tale osservazione comporta la possibilità di vagliare l’ipotesi secondo…
View original post 76 altre parole
Riparare i danni cerebrali con le cellule staminali neurali
StandardUna nuova ricerca (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25242146) dimostra che le terapie con cellule staminali possono anche agire utilizzando meccanismi alternativi a quelli comprendenti la differenziazione e l’integrazione cellulare. Un team di ricercatori coordinato dall’Università di Cambridge ha messo in evidenza la capacità di un nuovo meccanismo di comunicazione
intercellulare, dimostrando che le NPCs comunicano con le cellule target trasferendo molecole e sostanze bioattive attraverso piccole strutture membranose chiamate vescicole extracellulari (EVs). Per la prima volta è stata dimostrata la presenza di un meccanismo di signaling mediato da vescicole di membrana su cellule staminali. Le NPCs rilasciano vescicole extracellulari quando esposte a segnali di infiammazione; ed in particolare ad una citochina chiamata interferone gamma (IFN-γ), che viene rilasciato dalle cellule immunitarie. I risultati di questo studio evidenziano che in NPCs si innesca una via di attivazione altamente specifica per IFN-γ, che poi si lega anche ad un recettore ad alta affinità sulla superficie delle vescicole…
View original post 62 altre parole
Medicina: ricercatrice italiana scopre il recettore del dolore cronico. Daniela Salvemini
StandardCastrum Cropalatum *جميع المعلومات الجيدة
L’italiana Daniela Salvemini, docente della Saint Louis University, in Missouri, ha scoperto insieme ad un team di esperti del college un modo per bloccare il percorso del dolore neuropatico, compreso quello derivante da alcuni tumori alle ossa e dagli agenti chemioterapici.
View original post 111 altre parole
Alimentazione per il raffreddore e l’influenza
StandardIniziamo con questo post una serie dedicata alla guarigione naturale. Diceva Ippocrate: “Fa che l’alimento sia la tua medicina e la tua medicina sia il tuo alimento“. Condividiamo appieno il principio. Guarire con l’alimentazione si può, soprattutto quando si tratta dei disturbi comuni, che rappresentano la stragrande maggioranza dei nostri problemi di salute.
Iniziamo la serie con un tema “autunnale”:
Raffreddore ed influenza
Non siamo amici delle medicine. La televisione ci insegna a prendere paracetamolo ed un’abbondanza di altre pillole. Qui invece si suggerisce di provare un altro cammino. Fare una prova non costa nulla: sperimentiamo due giorni; nessuno è mai morto per due giorni di digiuno. Se non funziona possiamo integrare con qualche soluzione della medicina convenzionale.
Impariamo ad ascoltare il nostro corpo. Cercando di mettere da parte per un momento le credenze popolari che dicono di mangiare durante l’influenza perché altrimenti “l’organismo si debilita”, ascoltiamoci e…
View original post 295 altre parole
casa di riposo cassiopea
Standardcassiopea è una residenza assistenziale per anziani .
l’idea nasce su iniziativa privata per dare una risposta a pescara e chieti del crescente bisogno di luoghi di tipo familiare, che diano assistenza e ospitalità agli anziani. cassiopea si fa carico dell’anziano nella sua globalità e, oltre a garantire un soggiorno e un’assistenza di base di ottimo livello, tende a promuovere le potenzialità di salute, di benessere, di affettività e di vita relazionale degli assistiti. Per donare benessere e sostegno alla vita degli anziani, sono state conferite a cassiopea caratteristiche proprie della famiglia. Il calore umano, la spensieratezza, il benessere sono i fattori chiave per farli sentire in una vera e propria famiglia.
Gli spazi comuni e la scelta delle camere, a due letti, sono strutturati e organizzati per facilitare la socializzazione . La storia personale degli anziani, i loro interessi, la loro rete psico-affettiva sono parte integrante del soggiorno. Inoltre cassiopea si fa carico della cura che il singolo anziano richiede per svolgere le attività di vita quotidiana e si caratterizza in prestazioni quali:
– visita geriatrica domiciliare
-dimissioni e trasferimenti ospiti
– aiuto per l’igiene personale e il bagno
– aiuto nella vestizione
–somministrazione e preparazione dei pasti
– servizio lavanderia
– attività di socializzazione
– servizio infermieristico
– somministrazione dei farmaci
e quant’altro può contribuire al benessere dell’anziano e al mantenimento delle sue capacità residue.

casa di riposo cassiopea e in via sacco 51 pescara per info&dettagli chiamare il 3384279827
casa di riposo via sacco 51 pescara cassiopea
StandardNegli ultimi anni l’incremento della popolazione è ormai nota,aggiungiamo anche l’età media che si allunga ,la deospedalizzazione,e un sistema sanitario ormai al collasso.
quindi cresce la necessità di creare residenze assistenziali per anziani
cassiopea è una struttura a carattere comunitario pronta ad ospitare persone anziane offrendo un servizio di assistenza a ciclo continuo.
Di cosa si tratta?
il servizio nasce su iniziativa privata per dare una risposta al crescente bisogno di luoghi di tipo familiare o simili che diano assistenza e ospitalità a persone di terza età.
Può accogliere anziani o diabili per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente impossibile o contrastante con il progetto individuale.
La filosofia portante di questa struttura è nel basarsi sulla centralità e sul sostegno dell’anziano che viene accolto e inserito in modo da mantenere integri i legami con la sua famiglia, la sua casa, i suoi amici. Le stesse devono farsi carico dell’anziano nella sua globalità e, oltre a garantire un soggiorno e un’assistenza di base di ottimo livello, devono promuovere le potenzialità di salute, di benessere, di affettività e di vita relazionale degli assistiti.
CASSIOPEA opera sul Territorio della provincia di pescara e chieti può accogliere anziani autosufficienti e/o che necessitano di bassa intensità assistenziale, certificata dal Medico di Medicina Generale. Per bassa intensità assistenziale si intende il livello di cura che il singolo anziano richiede per svolgere le attività di vita quotidiana e si caratterizza in prestazioni quali.
– aiuto per l’igiene personale e il bagno;
– aiuto nella vestizione;
– aiuto nella preparazione dei pasti;
– accompagnamento per disbrigo pratiche;
– accompagnamento ai presidi sanitari;
– attività di socializzazione
e quant’altro può contribuire al benessere dell’anziano e al mantenimento delle sue capacità residue.
Per valutazioni SENZA IMPEGNO circa la situazione dei vostri congiunti che necessitano di ospitalità presso la nostra struttura, siamo a disposizione per fissare appuntamenti a domicilio ed avere il piacere di presentarci, per prendere in esame ogni singolo caso. siamo in via sacco 51 pescara 65128
Di francesco: 3384279827
email: opportunity@cassiopea.me
