casa di riposo per anziani

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villa cassiopea è una residenza assistenziale per anziani denominata comunità alloggio  ad un massimo di 10 posti.

La comunità alloggio è un servizio che nasce su iniziativa privata per dare una risposta al crescente bisogno di luoghi di tipo familiare, che diano assistenza e ospitalità a persone di terza età. Villa cassiopea si fa carico dell’anziano nella sua globalità e, oltre a garantire un soggiorno e un’assistenza di base di ottimo livello, tende a promuovere le potenzialità di salute, di benessere, di affettività e di vita relazionale degli assistiti. Per donare benessere e sostegno alla vita degli anziani, sono state conferite a Villa cassiopea caratteristiche proprie della famiglia. Il calore umano, la spensieratezza, il benessere sono i fattori chiave per farli sentire in una vera e propria famiglia.

Gli spazi comuni e la scelta delle camere, a due letti, sono strutturati e organizzati per facilitare la socializzazione e la vita di comunità. La storia personale degli anziani, i loro interessi, la loro rete psico-affettiva sono parte integrante del soggiorno. Inoltre Villa cassiopea si fa carico della cura che il singolo anziano richiede per svolgere le attività di vita quotidiana e si caratterizza in prestazioni quali:

– aiuto per l’igiene personale e il bagno;

– aiuto nella vestizione;

– aiuto nella preparazione dei pasti;

– accompagnamento per disbrigo pratiche;

– attività di socializzazione

e quant’altro può contribuire al benessere dell’anziano e al mantenimento delle sue capacità residue.la struttura sorge sulle colline di francavilla al mare in contrada cerreto (a soli 4 km dal mare) la casa è su 2 livelli con stanze doppie confortevoli,2 bagni di cui 1 attrezzato per la disabilità,aree di socializzazione,sala con camino,e ampio giardino.

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anziani e freddo

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Il freddo eccessivo rappresenta una minaccia, soprattutto per la salute degli anziani, dei bambini e
delle persone affette da particolari patologie, notoriamente più vulnerabili e a rischio di infezioni.
Ma anche i giovani, in apparente benessere, possono subire conseguenze sulla salute, a volte gravi,
se esposti a temperature eccessivamente rigide.Sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature per una diminuita risposta del sistema ditermoregolazione e per una ridotta percezione del freddo. Gli anziani con deficit fisici e/o psichici (es. malati di Alzheimer) sono più a rischio, perché non sono in grado di gestire correttamente il riscaldamento domestico e di adottare comportamenti adeguati.

 In caso di ondata di freddo le persone anziane non devono esitare a chiedere ad altri di fare
la spesa al proprio posto o ricevere la spesa direttamente a casa, quando è possibile.
 E’ opportuno fare preventivamente scorte alimentari ed avere una quantità sufficiente di
medicinali disponibili nella propria abitazione
 Se si deve uscire all’aperto occorre coprirsi bene con un abbigliamento adeguato ed evitare
di compiere sforzi eccessivi, specialmente se si soffre di malattie cardiache o respiratorie 12
 In casa mantenere la temperatura non inferiore ai 19°-20°C
 Fare un’alimentazione equilibra e bere liquidi caldi
 Nel caso di aggravamento dei sintomi della patologia sofferta (es. dispnea, aumento
espettorazione, comparsa di febbre, cefalea o dolore toracico) consultare il proprio medico
curante
 Se si vive soli, mantenere contatti frequenti con parenti, amici o vicini di casa
 Per evitare incidenti, non riposare vicino a fonti di calore e verificare lo stato degli impianti
di riscaldamento

casa di riposo villa cassiopea alimentazione

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Servizio dietologico
I menù vengono elaborati da un dietologo sulla base delle abitudini alimentari degli Ospiti e basati sulle esigenze nutritive della Terza Età. I diversi menù garantiscono ampia scelta e sono modulati su cicli settimanali e stagionali.
Nel caso di particolari patologie cliniche viene elaborata per l’Ospite una dieta personalizzata secondo le indicazioni fornite dal medico.

La Stampa – Silver Tsunami e Alzheimer. Affrontare l’invecchiamento della popolazione

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Le benzodiazepine e il rischio della malattia di Alzheimer

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Avatar di ilfatterelloIl Fatterello

La malattia di Alzheimer è una demenza degenerativa primaria caratterizzata da un andamento lentamente progressivo.
Prima di parlare di diagnosi sicura si parla di malattia di Alzheimer “probabile”, in quanto la certezza si ha solo dopo il decesso del paziente, in seguito ad una attenta osservazione delle particolari lesioni nella corteccia cerebrale.
Le cause di questa malattia sono tutt’ora ignote, almeno parzialmente; si è a conoscenza, infatti, di alcune componenti genetiche che possono influenzare maggiormente un soggetto, aumentando il rischio di contrarre tale malattia.
Il mese scorso, però, è stato tagliato un nuovo traguardo: la dottoressa Billioti de Gage e la sua equipe sono riusciti a stabilire una connessione tra l’uso prolungato di benzodiazepine e la possibilità di contrarre la demenza.
Lo studio ha evidenziato come un uso continuo di benzodiazepine è associato ad un aumentato rischio di malattia di Alzheimer. Tale osservazione comporta la possibilità di vagliare l’ipotesi secondo…

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Riparare i danni cerebrali con le cellule staminali neurali

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Avatar di ExchangerExchanger

Una nuova ricerca (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25242146) dimostra che le terapie con cellule staminali possono anche agire utilizzando meccanismi alternativi a quelli comprendenti la differenziazione e l’integrazione cellulare. Un team di ricercatori coordinato dall’Università di Cambridge ha messo in evidenza la capacità di un nuovo meccanismo di comunicazione 11_2_6_1intercellulare, dimostrando che le NPCs comunicano con le cellule target trasferendo molecole e sostanze bioattive attraverso piccole strutture membranose chiamate vescicole extracellulari (EVs). Per la prima volta è stata dimostrata la presenza di un meccanismo di signaling mediato da vescicole di membrana su cellule staminali. Le NPCs rilasciano vescicole extracellulari quando esposte a segnali di infiammazione; ed in particolare ad una citochina chiamata interferone gamma (IFN-γ), che viene rilasciato dalle cellule immunitarie. I risultati di questo studio evidenziano che in NPCs si innesca una via di attivazione altamente specifica per IFN-γ, che poi si lega anche ad un recettore ad alta affinità sulla superficie delle vescicole…

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Medicina: ricercatrice italiana scopre il recettore del dolore cronico. Daniela Salvemini

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Avatar di Castrum Group NetCastrum Cropalatum *جميع المعلومات الجيدة

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L’italiana Daniela Salvemini, docente della Saint Louis University, in Missouri, ha scoperto insieme ad un team di esperti del college un modo per bloccare il percorso del dolore neuropatico, compreso quello derivante da alcuni tumori alle ossa e dagli agenti chemioterapici.

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L’agricoltura rigenerativa medicina della terra

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Avatar di ferrariled5 MINUTI PER L'AMBIENTE

I combustibili fossili si stanno esaurendo e le emissioni inquinanti condannano uomini e ambiente; impensabile continuare a sostenere l’attuale domanda di energia, qualsiasi riconversione si adotti. Occorre invece approdare a un paradigma totalmente diverso di filosofia e intenzioni umane, partendo dal rapporto con la terra. E’ la riflessione di Chris Rhodes, direttore del Fresh-lands Environmental Actions, membro della Royal Society of Chemistry e portavoce del movimento delle Transition Town inglesi.agricoltura_rigenerativa

La soluzione? Probabilmente è un insieme di soluzioni individuali e ciò significa adottare un paradigma totalmente diverso di filosofia e intenzioni umane. La domanda più pressante è quella che riguarda la capacità di nutrire la popolazione mondiale e la necessità di risolvere i problemi di città o aree che dipendono completamente dall’esterno per cibo ed elettricità. Allora occorre fare in modo che sussistano sistemi circoscritti all’interno dei quali gli elementi individuali della vita si nutrano a vicenda, in una mutualità…

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