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L’anima fragile.
StandardL’altro giorno, poco dopo essere uscita da lavoro, dopo aver respirato l’aria di libertà che aleggia sempre in questo magico momento, accendo il cellulare.
Con stupore guardo le 10 chiamate perse di mia madre e, preoccupata, la chiamo, ansiosa che fosse successo qualcosa.
Vengo così a scoprire che mia nonna, che causa di forza maggiore non vedevo da 2 mesi, sta poco bene. I suoi movimenti sono limitati e mia madre e mia zia fanno i doppi turni per sistemarle quel maelstrom che è diventato casa sua.
Mi accordo con la mamma e, dopo esserci equipaggiate in ogni modo possibile, partiamo alla volta della casa di mia nonna.
Non mi ero mai resa conto di quanto indifesa fosse. Mentre montavo lo sgabello, la sentivo ribattere debolmente contro mia madre che, incarnatasi in un uragano, le sistemava la cucina gettandole di tutto.
Sprofondata in quella sedia, troppo grande per lei, mia nonna…
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l’evoluzione dell’ospizio……villa cassiopea un impresa da promuovere a livello culturale
StandardLe significative trasformazioni demografiche e i cambiamenti delle politiche socio assistenziali nel rispondere alla nuova domanda di cura della popolazione anziana, comportano inevitabilmente degli effetti sulla sfera economico sociale e sulle scelte di natura istituzionale. La riflessione sul tema delle Case Famiglia per anziani (villa cassiopea) è scaturita proprio dall’analisi dei più significativi fattori politici, finanziari ed organizzativi che hanno accompagnato il processo di espansione del tradizionale sistema di cura e lo sviluppo di servizi alternativi. Il forte periodo di crisi delle politiche assistenziali infatti, non ha avuto come esito la riduzione dei servizi esistenti, bensì la promozione di un sistema di offerta privato in grado di rispondere ai bisogni emergenti senza gravare sulle spese delle amministrazioni pubbliche e dando vita a servizi sempre più diversificati e personalizzati. Di fatto, se la popolazione cresce, crescono anche i bisogni e i modelli di welfare devono necessariamente evolversi, non solo attraverso strategie di intervento che potenzino i servizi esistenti, ma anche favorendo nuove forme di assistenza e, le Case Famiglia ne sono un esempio concreto. Per conoscere a fondo la realtà storica e sociale entro la quale si collocano le Case Famiglia, si è posta l’attenzione sui comportamenti che hanno caratterizzato la scelta di molte famiglie di affidare il proprio parente anziano ad una struttura residenziale di questo tipo. Sicuramente la gran parte delle richieste si orienta, ancora oggi, verso soluzioni residenziali classiche (casa protetta, RSA, ecc.) soprattutto se si tratta di anziani non autosufficienti, ma con il nascere delle Case Famiglia, le scelte vengono dirottate su soluzioni nuove, capaci di fornire un sostegno concreto e rivolte ad anziani con un’età elevata, ma che conservano un sufficiente livello di autonomia. In quest’ottica si è visto come, soprattutto in alcune città, si sia posta l’ attenzione sulla necessità di sostenere l’avvio di queste azioni sperimentali e di attivare iniziative volte ad una maggiore conoscenza del funzionamento di una Casa Famiglia nonché alla sensibilizzazione dell’anziano verso le opportunità presenti sul territorio.
lo Scopo di “villa Cassiopea” e delle sue Linee Guida è tutelare gli anziani e le famiglie che intendono avvalersi di tali servizi, valorizzare e promuovere la diversificazione dell’offerta assistenziale e fornire ai soggetti interessati un utile strumento per il corretto esercizio dell’attività di controllo. Una disciplina che per alcuni aspetti colma il vuoto legislativo presente a livello nazionale e “rimedia” alla carenza di informazioni in materia.
il principale obbiettivo è quello di promuovere culturalmente questa tipologia di case di riposo quali “case famiglia,comunità alloggio,gruppi appartamento,” per sostenere i diritti e il benessere psicofisico delle persone anziane che molto spesso rifiutano l’ospizio .
Johanna Quaas, la ginnasta di 88 anni
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Johanna Quaas rappresenta un esempio che sfata completamente le teorie e i preconcetti sulla terza età. Atleta tedesca di ginnastica artistica, diventata famosa per le sue performance artistiche nonostante la sua età, Johanna ha 88 anni ma alle parallele esegue volteggi che non hanno nulla da invidiare a quelli eseguiti dalle colleghe che potrebbero essere sue pronipoti.
Nata in Germania nel 1925, sin da giovanissima si dedica allo sport e alla ginnastica. Pratica atletica tutti i giorni e riesce a sviluppare una notevole resistenza. Entra a far parte della squadra femminile di pallamano che nel 1954 vince il campionato nazionale della Germania dell’Est. In seguito diventa insegnante in un liceo e allenatrice presso l’Università M.L.King.
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In arrivo la prima generazione di anziani digitali
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Tra qualche anno, gli anziani, non avranno più problemi a rapportarsi con le moderne tecnologie. Lo dice una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano che, in un report, ha spiegato come gli anziani di domani, sono gli ultracinquantenni di oggi che navigano sui social network, usano uno smartphone e fanno acquisti sul web.
Per questo i potenti della tecnologia stanno spostando su di loro la propria attenzione, perché gli anziani di domani saranno sempre più digitalizzati e, già adesso, utilizzano quello che il mercato Hi-Tech mette a loro disposizione, per controllare parte delle proprie vite, anche attraverso le app.
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Nel mondo non si invecchia allo stesso modo
StandardL’invecchiamento è un fenomeno che riguarda tutta la popolazione mondiale, ciò nonostante in Europa non si invecchia nello stesso modo che nel resto del mondo. Invecchiare in un paese ricco, con una democrazia consolidata, un sistema sanitario efficiente e un sistema culturale moderno, è differente che farlo in un luogo dove le stesse condizioni non si verificano. Ce lo dice il report Agewatch 2014 (Índice Globale dell’invecchiamento) realizzato da Helpage, (www.globalagewatch.org), che cerca di rappresentare in maniera obiettiva la situazione del benessere economico e sociale degli anziani in tutto il mondo attraverso alcuni indicatori: reddito, stato di salute, competenze ancora attive e ambiente favorevole. Il report riguarda 96 paesi ed ha interessato una percentuale di persone da 60 anni e oltre.
Il reddito della persona che invecchia è fondamentale per il suo benessere e nei paesi a basso e medio reddito il sistema pensionistico che dovrebbe tutelare le persone anziane…
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“The Age of Happiness”: la raccolta fotografica che abbatte gli stereotipi sugli anziani
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Sarà colpa dei media che spesso veicolano messaggi allarmanti riguardanti la terza età, sarà a causa dell’evidente decadimento psicofisico a cui spesso si va incontro con il passare del tempo, ad ogni modo, sono molti gli stereotipi legati all’invecchiamento. Questo viene infatti visto nella maggior parte dei casi come una fase negativa della nostra vita, in cui debolezze, sofferenze e assoluta mancanza di autonomia e libertà la fanno da padrone.
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Terza età, internet aiuta ad invecchiare bene: gli anziani ”connessi” mostrano un maggiore benessere psicofisico.
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Grazie ad un progetto chiamato Ages 2.0 (Activating and Guiding the Engagement of Seniors through social media – Incoraggiare e guidare la partecipazione degli anziani tramite i social media) è stato possibile comprendere fino in fondo i benefici derivanti dall’era del web 2.0. Rimanere in contatto con il resto del mondo attraverso il semplice utilizzo di una connessione a internet sembrerebbe infatti migliorare la qualità di vita, non solo dei meno giovani.
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