42.359968
14.201104
Archivi tag: lavoro di cura
La pressione arteriosa negli anziani
StandardNelle persone anziane la terapia anti-ipertensiva deve essere prudente e la pressione arteriosa massima deve essere compresa tra 130 mm Hg e 150 mm Hg. Non è consigliabile un trattamento che faccia scendere la pressione sotto i 130 mm Hg, tanto più se si tratta di anziani fragili. Tutti i farmaci usati devono essere periodicamente rivisti e possibilmente ridotti.
Benetos A et al. Polypharmacy in the aging patient. Management of hypertension in octogenerians. JAMA 314,170-180, 2015)
La dieta mediterranea allunga la vita
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Che la dieta mediterranea sia la migliore da seguire in ogni periodo della propria vita è cosa nota da tempo. Che sia un toccasana per la salute (tra cui la diminuzione del rischio di malattie croniche, come quelle al cuore e il cancro) anche, la novità è che – secondo una ricerca recente – l’incremento dell’aspettativa di vita alla nascita nel nostro Paese sarebbe proprio merito di questa alimentazione bilanciata .
View original post 493 altre parole
l’evoluzione dell’ospizio……villa cassiopea un impresa da promuovere a livello culturale
StandardLe significative trasformazioni demografiche e i cambiamenti delle politiche socio assistenziali nel rispondere alla nuova domanda di cura della popolazione anziana, comportano inevitabilmente degli effetti sulla sfera economico sociale e sulle scelte di natura istituzionale. La riflessione sul tema delle Case Famiglia per anziani (villa cassiopea) è scaturita proprio dall’analisi dei più significativi fattori politici, finanziari ed organizzativi che hanno accompagnato il processo di espansione del tradizionale sistema di cura e lo sviluppo di servizi alternativi. Il forte periodo di crisi delle politiche assistenziali infatti, non ha avuto come esito la riduzione dei servizi esistenti, bensì la promozione di un sistema di offerta privato in grado di rispondere ai bisogni emergenti senza gravare sulle spese delle amministrazioni pubbliche e dando vita a servizi sempre più diversificati e personalizzati. Di fatto, se la popolazione cresce, crescono anche i bisogni e i modelli di welfare devono necessariamente evolversi, non solo attraverso strategie di intervento che potenzino i servizi esistenti, ma anche favorendo nuove forme di assistenza e, le Case Famiglia ne sono un esempio concreto. Per conoscere a fondo la realtà storica e sociale entro la quale si collocano le Case Famiglia, si è posta l’attenzione sui comportamenti che hanno caratterizzato la scelta di molte famiglie di affidare il proprio parente anziano ad una struttura residenziale di questo tipo. Sicuramente la gran parte delle richieste si orienta, ancora oggi, verso soluzioni residenziali classiche (casa protetta, RSA, ecc.) soprattutto se si tratta di anziani non autosufficienti, ma con il nascere delle Case Famiglia, le scelte vengono dirottate su soluzioni nuove, capaci di fornire un sostegno concreto e rivolte ad anziani con un’età elevata, ma che conservano un sufficiente livello di autonomia. In quest’ottica si è visto come, soprattutto in alcune città, si sia posta l’ attenzione sulla necessità di sostenere l’avvio di queste azioni sperimentali e di attivare iniziative volte ad una maggiore conoscenza del funzionamento di una Casa Famiglia nonché alla sensibilizzazione dell’anziano verso le opportunità presenti sul territorio.
lo Scopo di “villa Cassiopea” e delle sue Linee Guida è tutelare gli anziani e le famiglie che intendono avvalersi di tali servizi, valorizzare e promuovere la diversificazione dell’offerta assistenziale e fornire ai soggetti interessati un utile strumento per il corretto esercizio dell’attività di controllo. Una disciplina che per alcuni aspetti colma il vuoto legislativo presente a livello nazionale e “rimedia” alla carenza di informazioni in materia.
il principale obbiettivo è quello di promuovere culturalmente questa tipologia di case di riposo quali “case famiglia,comunità alloggio,gruppi appartamento,” per sostenere i diritti e il benessere psicofisico delle persone anziane che molto spesso rifiutano l’ospizio .
Invecchiare pro-attivamente: intervista a Vittorio Antonelli
StandardOggi desidero farvi conoscere Vittorio Antonelli, un simpatico amico conosciuto in palestra nei confronti del quale nutro una profonda stima. Lo considero un po’ un modello da imitare, un esempio emblematico di come l’età cronologica, spesso, non corrisponda allo stato di benessere psicofisico percepito.
View original post 1.591 altre parole
La solitudine danneggia gravemente la salute
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Ancora più delle ristrettezze economiche o dell’obesità, nel corso della terza età è la solitudine a danneggiare maggiormente la salute. Durante il congresso annuale dell’American Association for the Advancement of Science è stato lo psicologo John Cacioppo a porre l’attenzione sull’argomento. Presentando i risultati delle ricerche condotte insieme ai suoi colleghi all’Università di Chicago, Cacioppo ha spiegato come il senso di abbandono e isolamento fa aumentare del 14% il rischio di morire prematuramente, un impatto quasi doppio rispetto a quello provocato dalle difficoltà finanziare o da altre problematiche, come ad esempio l’obesità, che fanno aumentare tale rischio del 19%.
View original post 216 altre parole
Il linguaggio dell’Invecchiamento
StandardIl linguaggio, quando ci riferiamo alla persona anziana, è una cosa fondamentale.
Vecchio, anziano, senior, longevo, vegliardo, veterano, andato, avvizzito, demente, datato: sono tutti termini che, riferiti ad una persona che ha superato una certa età, ne rilevano gli aspetti di decadenza e di tramonto soprattutto se correlati all’ efficienza fisica e psichica. “Anziano decrepito“ sarebbe il massimo dell’espressione negativa e, pregiudiziale riferito a persone non più giovani d’età. Anche identificare la persona che invecchia come “persona in là con gli anni”, rivela una percezione del tempo e una visione riferita all’individuo troppo correlata ad un tempo di poco valore e significato: un tramonto inesorabile che non vedrà altre mattine con alba né soli che illuminano e danno calore e vita.
Siamo nella sfera degli stereotipi e delle stigmatizzazioni, immersi in una tendenza a disprezzare la persona anziana e creare disvalore quando ci si riferisce a questa fascia di popolazione…
View original post 839 altre parole
“The Age of Happiness”: la raccolta fotografica che abbatte gli stereotipi sugli anziani
StandardNews dalla Cooperativa Maria Regina
Sarà colpa dei media che spesso veicolano messaggi allarmanti riguardanti la terza età, sarà a causa dell’evidente decadimento psicofisico a cui spesso si va incontro con il passare del tempo, ad ogni modo, sono molti gli stereotipi legati all’invecchiamento. Questo viene infatti visto nella maggior parte dei casi come una fase negativa della nostra vita, in cui debolezze, sofferenze e assoluta mancanza di autonomia e libertà la fanno da padrone.
View original post 477 altre parole