Le cure palliative nella BPCO

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HarDoctor News, il Blog di Carlo Cottone

Le cure palliative nella BPCO

Le broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) rappresentano una causa importante di morbilità nei Paesi occidentali, soprattutto nella popolazione anziana, con mortalità compresa tra il 36 e il 50 % a due anni dal primo ricovero nelle forme più severe1. Nonostante la malattia sia responsabile di più di 25000 decessi / anno, con un significativo impatto sulla qualità della vita dei malati, i pazienti con BPCO non ricevono adeguate cure palliative nelle fasi ultime della loro vita.

La BPCO è spesso associata a quadri di disagio sociale, condizioni economiche disagiate, sindromi depressive, che aggravano il quadro clinico ed impongono interventi di ordine psicosociale2. La presenza di tosse produttiva, anoressia, cachessia, malnutrizione, ipossia, dispnea è indicativa di evoluzione sfavorevole, così come la compresenza di sintomi non respiratori, quali astenia, dolore, ansia, depressione e disturbi del sonno3.

Questi i sintomi presenti nel paziente con BPCO nelle diverse fasi…

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Otto milioni di persone non vogliono avere rapporti con generazioni diverse dalla propria. ricerca del Censis, articolo  di Lorenzo Bandera in secondowelfare.it

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Mappe nel Sistema dei Servizi alla Persona e alla Comunità

un difficilissimo rapporto tra generazioni. Secondo la ricerca Censis sono 2,3 milioni gli italiani che se non trovano un medico della propria età vanno in un altro studio o rinunciano alla visita. 3,8 milioni sono quelli che rinviano o riunciano agli acquisti in assenza di un commesso della propria età. 5,2 milioni quelli che non accettano consigli personali da una persona di una età diversa dalla propria. 7,4 milioni coloro che, piuttosto che partire per le vacanze con persone di altre generazioni, preferiscono restare a casa. E la musica non cambia sul lavoro: sono 7,5 milioni gli occupati che preferiscono avere rapporti con lavoratori della propria età e 4,6 milioni coloro che ai corsi di formazione vogliono solo propri coetanei.

Gli «isolazionisti» sono soprattutto i più giovani.
 Il 10% dei millennials (18-34 anni) non vuole avere rapporti con persone di altre età. Il 5,6% si fa visitare solo da un medico…

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Prospettive sulla malattia di Alzheimer

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Alto Garda & Ledro news

Venerdì 20 maggio alle ore 20.30 nella sala ex biblioteca in viale Damiano Chiesa a Riva si tiene un nuovo incontro pubblico promosso dal Centro di ascolto Alzheimer gestito da «Città di Riva» Apsp sul tema «Invecchiamento normale e patologico. Prospettive sulla malattia di Alzheimer». Relatore è il prof. Pierlugi De Bastiani, neurologo, direttore del Centro di riabilitazione neurocognitiva CeRin di Rovereto e docente alla facoltà di Scienze cognitive dell’università di Trento.

La serata costituirà anche l’occasione per far conoscere l’attiverà del Centro per la riabilitazione neurocognitiva che ha l’obiettivo di fornire servizi clinici essenziali alla comunità, preparare professionisti nelle discipline cliniche delle neuroscienze cognitive in grado di fornire tali servizi, effettuare ricerche nell’ambito delle neuroscienze per comprendere i meccanismi alla base delle patologie neurocognitive e il loro recupero in seguito ad interventi di neuro-riabilitazione.

Il prof. De Bastiani, neurologo esperto sui temi della demenza, nel corso della…

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